I perchè

Tante persone mi chiedono perchè lo faccio, perchè quel tempo non lo uso per uscire e divertirmi. 
Non c'è una ragione specifica, lo faccio perché mi viene dal cuore, perché tra mille servizi incasinati, sentirsi dire grazie da una signora anziana, sola, piena di dolori, ti fa capire che stai facendo la cosa giusta. Perché tra le mille sofferenze dei disabili, quando ci parli e loro ti rispondono sorridendo, dentro ti senti meglio, tante volte un po più libero dai pregiudizi di questo mondo! 
Io penso che il volontariato, in tutte le sue forme sia qualcosa di speciale, perché facendolo impari tante cose, superi mille difficoltá, legate solo ed esclusivamente alla tua mente, impari ad amare il prossimo, anche nelle giornate no, nei momenti bui, impari ad avere pazienza con chi non ce la fa, non ce l' ha mai fatta e non ce la farà mai a fare tutto quello che puoi fare tu. 
Poi chi non lo vive non lo saprà mai cosa vuol dire fare parte di un associazione, è come sentirsi a casa, anzi sei a casa, perché passi a fa due chiacchere con Simona, che fra le tante risate, trova sempre la frase giusta, nel momento giusto, nel posto giusto, perché poi scendi a dare un po noia a Mary, che anche se sembra tanto burbera, a me se un ci fosse mi mancherebbe!! Perché se non vai a farti due risate da Alessio un sei nessuno, e se non scrocchi caffè e sigarette praticamente non esisti! 
Perché comunque la colazione alle 6:00 del mattino, dopo una nottata di servizi, ci sta benissimo, perchè la merenda del pomeriggio, ti fa rinascere. Perché come in ogni posto trovi il bello e il brutto, ma i rapporti che nascono, quelli veri, sono importanti e lo saranno sempre.
Perché insomma alla fine, se non sai che fare, o non sai dove andare chiami Nene o Cristina, ti ritrovi in Mise e qualcosa da fare la trovi, oppure la inventi! Perché ti prendi impegni, li porti in fondo e sono soddisfazioni, perché tanto a carnevale noi i vanilla ci sa nell'aula magna!!

N'somma gente volevate una spiegazione? Eccola qua, fatevela bastare per altri 100 anni, perché fino ad allora non ne avrete altre!

 Giancarlo Demma